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Nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 febbraio, gravi piogge torrenziali si sono abbattute su Bujumbura, capitale del Burundi, per 10 ore consecutive.

La grande quantità di acqua caduta non è stata assorbita in tempo dal terreno creando quindi una valanga di fango che ha distrutto tutto quanto incontrava, raccogliendo case mobili e quanto altro, ingrossandosi sempre di più. L’ondata spaventosa di maltempo ha causato numerose inondazioni e frane che si sono riversate soprattutto sui quartieri nord di Bujumbura, devastando totalmente una tra le aree più povere di tutto il Paese.

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Ad oggi sono state stimate più di 67 vittime, morte nelle loro abitazioni crollate, già precarie in quanto composte di fango, o spazzate via dall’acqua.

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L’elenco dei danni è interminabile: i quartieri sono letteralmente ricoperti da fango e detriti, non c’è acqua, né elettricità, i sanitari non funzionano, grande è il rischio di contagio di malattie (colera, tifo paratifo), 3600 case distrutte, migliaia di persone senza abitazione, centinaia di feriti, ponti e strade crollati che non permettono alla popolazione di raggiungere l’ospedale vicino e ostacolano l’arrivo degli aiuti, orti e campi familiari devastati, principale fonte di reddito e di sostentamento delle famiglie e numerosi sono ancora i dispersi.

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Per il momento si sono mobilitati la Croce rossa nazionale, il camion della cooperazione cinese, dei Servizi ai lavori pubblici e i Servizi Tecnici Municipali.

Il sindaco della capitale burundese Saïd Juma rivolge un appello alla solidarietà nazionale e internazionale per far fronte ai danni infiniti.

Tra il 1993 e il 2003 il Burundi è stato colpito da una terribile e profonda guerra civile che ha causato la morte di 300 mila persone, riducendo la nazione al terzultimo posto tra i paesi più poveri al mondo. Con grande fatica, la popolazione si stava riprendendo da anni di massacri, violenze, colpi di stato e una situazione politica instabile ed oggi si ritrova di nuovo a terra, a brancolare nel buio, nella disperazione e nella paura più totale.

L’ondata di fango, di acqua sporca e detriti ha travolto anche i locali del Centre Jeunes Kamenge (CJK), un centro che raccoglie oltre 40.000 giovani di diverse etnie, religioni e culture, che per fortuna ha retto all’inondazione e si è subito attivato per garantire appoggio logistico a tutti gli interventi delle grandi organizzazioni. Il CJK è nato nel 1992 e lavora tenacemente e gratuitamente, sotto la guida di Padre Claudio Marano, per riportare la pace, il dialogo, la fraternità e la riconciliazione in un paese devastato dalla guerra etnica, puntando all’organizzazione di attività ricreative, di formazione e di campi di lavoro che educhino e facciano vivere in prima persona ai ragazzi, il rispetto e la tolleranza nei confronti dell’ “altro”.

Il Centro è sempre stato un punto di riferimento per tutti i giovani dei quartieri nord ed oggi si ritrova per strada, a rimboccarsi le maniche per aiutare la popolazione colpita e per far fronte ai danni causati da questo grave disastro ambientale. In queste ore il Centro è divenuto anche punto di raccolta di fondi per assistere gli abitanti dei quartieri nord.

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La nostra Associazione sostiene il Centro dal 2004. I “Giovani solidali roveretani” trascorrono con regolarità periodi di esperienza e volontariato. Con i “Giovani Solidali 2014” , orientati da Elena Patoner, apripista della nostro rapporto di amicizia e collaborazione, si stanno studiando iniziative di sensibilizzazione della comunità trentina.

Vorremmo lanciare un appello di raccolta fondi, da destinare alla ricostruzione delle abitazioni alluvionate, per tutte quelle persone che ora stanno vivendo un momento di forte difficoltà.

Il rendiconto di quanto sarà reso possibile dalla raccolta fondi, verrà poi pubblicato, mediante articoli e foto, sui media locali.

 

Chi volesse aiutarci, può farlo inviando donazioni, con la causale ”Alluvione a Bujumbura”:

Cassa Rurale di Rovereto:

EU IBAN: IT29 I082 1020 8000 0000 0124 162

 

Poste Italiane  Agenzia Rovereto Centro:

EU IBAN: IT26 X076 0101 8000 0003 5084 813

 

Associazione SPAGNOLLI BAZZONI ONLUS

Via Brigata Mantova, 25 38068 Rovereto (Italia)

mob. 340 1461593

5xmille: 94024910229

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