Formazione del personale sanitario Burundese presso il reparto di Oculistica dell'Ospedale Santa Maria del carmine di Rovereto
Si è conclusa con la partenza da Rovereto il 9 novembre scorso dei nostri amici Burundesi Cyprien, Cesar e Adrien, anche questa importante tappa del progetto umanitario " Aiutiamoli a vedere".
Ecco qui di seguito in sintesi la cronologia degli eventi che lo hanno caratterizzato:
Nel 2009
Il progetto nasce su segnalazione di Padre Philippe Mbonicimpaye e del volontario vicentino Ottavio F. che segnalano i deficit visivi dei numerosi bambini Burundesi e prosegue quindi con la realizzazione nel marzo 2010 di un gabinetto oculistico presso la casa delle Suore Polacche a Bujumbura, reso subito funzionale grazie alla collaborazione della Dott.ssa Gianna Ruele, già aiuto primario del reparto di oculistica dell'Ospedale di Rovereto con esperienza di volontariato in Africa e America Latina, l'Ortottista Roberta Delle Site che lavora presso l’Ospedale di Rovereto ed il nostro responsabile Dario Dossi. In loco vengono visitati oltre 400 bambini e 80 adulti che vengono forniti subito di 200 paia di occhiali dalla Luxottica. Gli occhiali non disponibili al momento vengono invece spediti qualche mese dopo per via aerea.
Nel 2011
Padre Philippe Mbonicimpaye segnala i nominativi del personale locale disponibile a prestare la propria opera presso l'ambulatorio oculistico realizzato nel 2010.
Con la Dott.ssa Gianna Ruele e l'Ortottista Roberta Delle Site si ritiene allora necessario organizzare uno stage formativo della durata minima di un mese per i futuri operatori presso il Reparto di Oculistica dell'Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto.
Nel 2012
L'arrivo del personale medico e paramendico previsto per il mese di marzo 2012 è purtroppo rinviato per la negazione del visto da parte delle Autorità Consolari Europee.
Solamente in ottobre, grazie all’intervento diretto del Ministero della Sanità Burundese sollecitato da padre Philippe, Adrien, (Medico Generico), Cyprien, (Infermiere Professionale), e Cesar (assistente di Oftalmologia), ricevono il visto d’ingresso in Italia.
Lisa e Dario Dossi li accolgono all’aeroporto di Verona e si adoperano assai affinché non manchi loro nulla dal punto di vista pratico. Don Renzo mette a disposizione un comodo appartamento, della Parrocchia di Lizzanella, non molto distante dall'Ospedale.
La formazione
Giovedì 11 ottobre è iniziata così la loro formazione presso gli ambulatori di Oculistica accolti con simpatia dal Direttore e da tutto il personale che apprezza il loro sorriso, la loro disponibilità e soprattutto la tanta voglia di imparare.
Roberta ha fornito loro una cartella con materiale di cancelleria e le dispense per il programma di formazione. Al termine del percorso formativo ci siamo trovati tutti assieme attorno ad una bella tavola imbandita presso il centro Pastorale della Beata Giovanna. In quell’occasione Roberta ci ha spiegato il percorso formativo seguito.
“Spiegare tecnicamente tutto ciò che è stato fatto è difficile e complicato ma ho tenuto un diario del programma svolto. In particolare, ho cercato di insegnare loro come arrivare al riconoscimento o comunque all'intuizione della patologia senza l'ausilio della tecnologia non sempre presente da loro, ma attraverso tecniche più semplici come quelle utilizzate in passato.
Per semplificare posso dirti che nei primi giorni hanno iniziato a prendere visione delle strumentazioni usate negli ambulatori e di cui in parte è anche dotato l'ambulatorio a Mirango. Successivamente hanno seguito le spiegazioni pratiche e teoriche sui difetti della vista, sul come si misurano le lenti ed assistito alle varie attività dell'Unità Operativa di Oculistica. Inoltre hanno potuto prendere visione di tante patologie complesse che i medici hanno spiegato e provato ad illustrare.
Il Dott. Ferrari ha mostrato le alterazioni della cornea e la tecnica dell'ultrasonografia e il dott. Peschedasch i piccoli interventi sull'apparato palpebrale. La dott. ssa Ruele ha mostrato l'uso del microscopio per indagare le parti più invisibili dell'occhio e la possibilità di diagnosticare problemi della retina grazie a recenti sofisticate apparecchiature.
La collega Ortottista sig.ra Ravagni ha spiegato come riconoscere il problema dello strabismo e dell'occhio pigro del bambino. Cyprien, Cesar e Adrien hanno visitato inoltre due negozi di ottica e, presso il laboratorio di Mori è stato mostrato loro come sono fatte le lenti, spiegato l'uso ed il funzionamento delle apparecchiature utilizzate per l'esecuzione stessa dell'occhiale, nonché cercato di esercitarsi praticamente.
Certamente non sarà facile mettere in pratica tutto il bagaglio appreso nella loro realtà che è completamente diversa dalla nostra. Adrien, Cyprien e Cesar sono stati dei bravi allievi molto attenti e interessati; gentili e sempre disponibili. Questa disponibilità assieme alla capacità di ascolto, saranno un valore aggiunto alle loro conoscenze pratiche e tecniche, perché curare non è solo applicazione ma soprattutto compassione, sensibilità e gentilezza poichè alle volte è proprio questa la medicina giusta! “
Sono andata a trovarli in ospedale ed avevano un aspetto veramente professionale con il loro camice bianco e la cartelletta con le dispense del programma di formazione e la cancelleria di cui erano stati forniti.
Ho chiesto loro “Cosa pensate di questa struttura e di ciò che state apprendendo?”
“Purtroppo il nostro ambulatorio non è dotato di apparecchiature così sofisticate come quelle che stiamo vedendo e utilizzando qui, ma è già un ottimo ambulatorio .Noi cercheremo di imparare tutto ciò che è possibile, ma le cose sono veramente tante! Abbiamo comunque degli ottimi insegnanti che stanno facendo anche l’impossibile per aiutarci, purtroppo il tempo e sempre troppo poco. Comunque siamo molto contenti di tutto.”
Lo svago
Fortunatamente la permanenza dei nostri amici Burundesi non si è limitata esclusivamente all'esperienza di apprendimento, in loro compagnia ci sono stati dei bei momenti di svago.
Il nostro amico Leo Z. gli ha fatto conoscere la neve, dopo averli forniti di belle giacche pesanti.
Roberta e Gianna li hanno portati a visitare la città di Verona che li ha sì affascinati ma ancor più, si sono emozionati per aver utilizzato per la prima volta il treno.
Con Mariagrazia hanno visitato il paesino di Ala ed il nostro sempre presente Dario li ha condotti alla Campana dei Caduti. Inoltre sono stati al Lago di Garda e a Trento sede del Concilio del 1545: evento storico di grande fascino per loro, visto che la popolazione del Burundi è per la maggioranza di religione cattolica.
La partenza
La sera del 7 novembre, come già detto, quando ci siamo incontrati numerosi per salutare i nostri amici eravamo tutti un po’ dispiaciuti della loro partenza ma felici che potessero tornare dalle loro famiglie così lontane e, soprattutto, fiduciosi che il bagaglio appreso potrà trovare presto applicazione nel loro Paese.
In questa occasione di saluti Cyprien nel suo Italiano migliore ha detto: “ Ringraziamo tutti , ci siamo sentiti accolti come dei bambini piccoli e coccolati come tali. Fin dall’inizio, siamo stati accettati con grande disponibilità, il nostro ringraziamento va a tutti voi che avete reso questo possibile.”
Adrien, Cyprien e Cesar sono dei giovani ragazzi pieni di voglia di imparare ed interessati a tutto ciò che viene loro proposto; noi tutti auspichiamo che quello che è stato fatto possa essere di reale aiuto anche se tanta strada dovrà ancora essere percorsa.
(Laura da Rold)