Padre Giuseppe De Cillia nasce nel 1936 a Plasencis, in provincia di Udine. A soli 13 anni entra nell’Istituto Saveriano e, una volta sacerdote, viene subito destinato a varie
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missioni nella diocesi di Bururi, in Burundi, dove rimarrà per 20 anni e fonderà la parrocchia di Buyengero. Nel 1984 i suoi superiori dispongono il rientro a Udine nella Scuola apostolica Saveriana, ma il suo cuore è rimasto in Africa e 5 anni dopo torna a Bujumbura con un nuovo incarico all’interno della missione di Kamenge.
Nel 1993 la guerra colpisce il Burundi e Padre Bepi si dedica con coraggio all’aiuto dei rifugiati, ricostruendo case per la povera gente e allestendo un dispensario per prestare soccorso, quasi gratuito, ai più bisognosi. Il suo lavoro si estenderà anche ad altre missioni, grazie alla costruzione di strade, acquedotti, case per i profughi e chiese, facendogli guadagnare la fama di “costruttore” presso le popolazioni locali.
Per questo suo grande impegno, portato avanti con altruismo e incrollabile dedizione, il 1 maggio 2010 riceve il premio dal Presidente della Repubblica del Burundi, Pierre Nkurunziza, e nel giugno 2011 gli viene inoltre conferita la nazionalità burundese.