In Messico, a Guasave (Sinaloa), è iniziato il progetto “Aiutiamoli a sentire”, con l’inserimento di un duplice impianto cocleare per ridare l’udito a due gemelli nati sordi. Una risposta con il cuore data dal dott. Millo Beltrame ed i suoi amici ad un caso così triste nel quale si era imbattuto nel corso di uno dei suoi numerosi viaggi di lavoro.
Assieme ad alcuni amici che lo hanno sostenuto si è deciso di dare continuità a questo impegno in favore dei bambini audiolesi dell'India. Il dr. Beltrame, fino al 2011 Primario del Reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto, ritiene infatti, dopo l’esperienza clinica fatta con i bambini bielorussi ospiti di famiglie roveretane, che grazie ad una diagnosi accurata e precoce una grande parte di questi bambini potrebbe essere recuperata tramite l’applicazione di apparecchi acustici, migliorando in tal modo notevolmente le loro condizioni di vita.
Per fare ciò ritiene indispensabile:
1. la formazione di un medico professionalmente qualificato e sensibile ai problemi dei meno abbienti;
2. l’organizzazione di un centro di diagnosi mobile debitamente attrezzato;
3. la fornitura di apparecchi acustici ai bambini a tal fine selezionati.
Questi infatti sono gli obiettivi che si intende perseguire a favore dei bambini sordomuti che la missionaria olandese Carin Khieya, conosciuta dal Dr. Beltrame grazie a comuni amici di Volano, da anni segue ed aiuta in alcune importanti città indiane.
Nei rioni poveri indiani i ragazzi audiolesi vengono di sovente abbandonati dalle famiglie. Molti di essi a causa del deficit auditivo non di rado muoiono a seguito di incidenti stradali. Carin li incontra per strada, li accoglie e prima di tutto li reinserisce nuovamente in famiglia impegnandosi a sostenere la loro educazione ed il loro mantenimento.
In particolare i ragazzi vengono portati nuovamente alla scuola dell’obbligo in modo tale che proseguano gli studi regolari. Quindi Carin ha organizzato tre centri a Calcutta, Vizak e Kakinade dove alla sera organizza attività formativa specifica per loro. Insegna loro l’alfabeto dei sordi (linguaggio gestuale), l’uso del computer, teatro (mimo), danza e musica. Ed il sostegno continua fino al loro inserimento nel modo del lavoro.
Inizialmente quindi sono previsti lo stage formativo di un medico indiano presso l’Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto, l’acquisto di furgone attrezzato per la diagnosi e la fornitura di apparecchi acustici adeguati.
Responsabile del progetto in loco: Carin Khieya Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Mantiene i contatti: Pierluigi Zanivan Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.