Questo progetto è orientato sul training dei Medici e del personale sanitario locale per assicurare alle Donne un servizio essenziale e prioritario in una situazione tragica, in cui questo tipo di cancro è la prima causa di morte oncologica femminile. Le Donne sieropositive e soprattutto quelle immunodepresse sono ad altissimo rischio di contrarre il virus HPV (Human Papilloma Virus) che porta al carcinoma. La maggior parte delle Pazienti arriva in ospedale in stadio 3, quando l’unica opzione è la radioterapia, costosissima e aleatoria (esiste un solo apparecchio in tutto lo Zimbawbe, nell’ospedale di Harare, ed è spesso fuori uso), inoltre la prevenzione tramite Vaccino anti HPV per le adolescenti è al momento impossibile a causa del costo proibitivo (200 USD/persona).
Il progetto è rivolto a tutta la popolazione femminile in età riproduttiva, pari a 392.621 donne (15-69 anni) della Regione Mashonaland West. Si ritiene che nell’arco dei tre anni verranno assistite circa 150.000 pazienti. La diagnosi precoce permette di mettere in atto la terapia che consiste nella cauterizzazione e conizzazione cervicale, che asporta le lesioni e i carcinomi in situ, con successiva guarigione. Un intervento quasi sempre da day hospital, per una procedura che risulta quindi sostenibile ed efficace nei paesi con limitate risorse destinate alla sanità, poiché è possibile effettuarla nei centri sanitari di base. Nel caso vengano riscontrate lesioni non aggredibili con la sola crioterapia si passa alla terapia con ansa diatermica e bisturi, che verrà effettuata presso le sale operatorie ospedaliere.
Questo Progetto si può considerare un completamento indispensabile delle Terapie Antiretrovirali, dato che molte di queste pazienti in terapia sviluppano comunque il carcinoma. Sarebbe il primo dello Zimbabwe, come lo è stato quello della Terapia ARV iniziato dal dr. Carlo Spagnolli nel 2002 presso il Centro Sanitario e di Formazione della Donna “Giovanni Spagnolli” di Harare, grazie all’intervento finanziario della Fondazione Roberto Bazzoni di Milano.
Responsabili del progetto saranno:
- dr. Carlo Spagnolli
- dr. Wenceslas Nyamayaro (Direttore Medico Provinciale della Provincia Mashonaland West)
- Sr. Mary Jo Vassall (suora missionaria di Maria Bambina, infermiera professionale, responsabile del Centro Sanitario “Giovanni Spagnolli” di Harare)
L’Ospedale Provinciale di Chinhoyi sarà disponibile gratuitamente come prima sede di addestramento, unitamente al Centro Sanitario “Giovanni Spagnolli” di Harare dove verrà svolta l’attività formativa. L’attività diagnostica di base verrà effettuata inoltre presso gli Ospedali di Karoi e Kadoma e in altri 4 Centri Sanitari: Kariba-Siavonga, Chidamoyo, Chegutu e St. Rupert. In totale 8 strutture da cui proviene il personale sanitario da formare.
È prevista l’ulteriore consulenza gratuita di un ginecologo (il dr. Arisi) e di un citologo, entrambi provenienti dal Trentino, tramite brevi visite di 1 o 2 settimane.
Il primo anno si prevede la formazione di 8 fra chirurghi generali e medical officers, e 16 fra ostetriche e infermiere professionali zimbabweane; per i successivi due anni si prevede di formare altri 16 medici e 32 ostetriche/infermiere/i, associando a questo programma i neo-laureati e i neo-diplomati della scuola di medicina di Harare.
PARTNERS:
Il progetto è stato proposto dall’Associazione Lifeline Dolomites Onlus, in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e altri tre enti/onlus del Trentino:
- L’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, che cederà parte dell’equipaggiamento diagnostico e terapeutico dismesso dalle strutture ospedaliere trentine.
- Il Comune di Pozza di Fassa e il Comun General de Fascia, che effettueranno opera di sensibilizzazione sul tema sanitario e sulle problematiche di questa patologia in Africa, oltre a offrire sostegno economico per il progetto.
- La Fondazione Ivo de Carneri, che già opera in ambito sanitario, in particolare con la formazione di operatori sanitari in Mozambico.
In loco si potrà contare sull’appoggio della Direzione Medica Provinciale Mashonaland West e del Centro Sanitario per la Promozione e la Salute della Donna “Giovanni Spagnolli” di Harare. Il progetto è integrato nelle strategie del Ministero della Salute dello Zimbabwe e l’attività verrà monitorata dalla Direzione Provinciale del Mashonaland West.